Raccomandazione del Consiglio sul Governo Aperto – 2017 (ITA)

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Raccomandazione del Consiglio sul Governo Aperto

14 dicembre 2017 

La Raccomandazione sul Governo aperto è stata adottata dal Consiglio OCSE il 14 dicembre 2017 su proposta del Comitato per la governance pubblica. Essa ha come obiettivo di aiutare gli Aderenti a sviluppare e attuare strategie e iniziative efficaci in materia di Governo aperto attraverso una comprensione chiara, perseguibile, basata sui dati e riconosciuta a livello internazionale delle loro implicazioni e, più specificamente, di come debba essere caratterizzata la loro governance per massimizzarne l’impatto.

Un Governo aperto come catalizzatore del buon Governo

I Paesi riconoscono sempre più spesso il ruolo dell’open government come catalizzatore del buon Governo, della democrazia, della fiducia e della crescita inclusiva. I principi dell’open government (trasparenza, integrità, accountability e partecipazione dei portatori di interesse) stanno progressivamente cambiando la relazione tra dipendenti pubblici e cittadini in tutto il mondo, rendendola più dinamica, reciprocamente vantaggiosa e basata su fiducia reciproca.

L'OCSE definisce l'open government "una cultura della governance che promuove i principi di trasparenza, integrità, accountability e partecipazione dei portatori di interesse a sostegno della democrazia e della crescita inclusiva" (si veda il rapporto Open Government: The Global Context and the Way Forward – Open Government: il contesto globale e l’approccio per il futuro). I Paesi hanno iniziato a introdurre i principi dell’open goverment anche oltre l’esecutivo. Essi stanno adottando un approccio più olistico volto a promuovere una nuova cultura della governance anche all’interno delle istituzioni legislative, della magistratura e delle istituzioni indipendenti, nonché ai livelli di Governo subnazionale, nella direzione di quello che l'OCSE ha definito uno "Stato aperto".

Il fondamento logico della Raccomandazione

Dall’analisi delle iniziative esistenti a livello nazionale e internazionale emerge una diversità di definizioni, obiettivi e metodologie di attuazione che caratterizzano le strategie e iniziative di Governo aperto. Ciò ha fatto emergere la necessità di una comprensione chiara, perseguibile, basata sui dati e riconosciuta a livello internazionale delle implicazioni di tali iniziative e strategie. Più specificamente, è emersa la necessità di individuare le caratteristiche necessarie per la loro governance al fine di massimizzarne l’impatto.

Pertanto, durante la riunione dell'aprile 2017, il Comitato per la governance pubblica ha deciso di sviluppare una Raccomandazione OCSE sul Governo aperto [GOV/PGC(2017)5] con l'obiettivo di:

  • garantire che i principi dell’open government siano radicati nella cultura della pubblica amministrazione dei Membri e Partner OCSE. Oggi più che mai, le strategie e le iniziative in materia di Governo aperto servono a riconquistare la fiducia dei cittadini e a consentire ai responsabili politici di impegnarsi nei loro confronti per meglio comprendere e soddisfare le loro esigenze e aumentare il grado di soddisfazione rispetto ai servizi pubblici. Uno standard in materia di Governo aperto riconosciuto a livello mondiale contribuirebbe a garantire che i principi di trasparenza, integrità, accountability e partecipazione dei portatori di interesse costituiscano gli elementi fondativi di tutte le politiche e le pratiche adottate nel settore pubblico;
  • Individuare un ambiente favorevole che garantisca una gestione integrata, efficace ed efficiente dell’open government;
  • Promuovere l'allineamento e il contributo delle strategie e delle iniziative di Governo aperto a tutti gli obiettivi di politica socioeconomica nazionale e settoriale pertinenti, a tutti i livelli di Governo;
  • Promuovere pratiche di monitoraggio, valutazione e raccolta di dati, al fine di costruire indicatori comparabili sui processi, gli esiti, i risultati e l'impatto sul processo decisionale;
  • Stabilire una narrativa riconosciuta a livello internazionale in materia di Governo aperto, che, pur non precludendo l'adozione di approcci specifici per Paese, possa facilitare la condivisione delle buone pratiche e degli insegnamenti tratti a livello internazionale.

 

Un processo di sviluppo inclusivo e basato sui dati

La Raccomandazione si fonda su oltre 15 anni di analisi empirica di strategie e iniziative di open government, tra cui il rapporto OCSE Open Government: The global context and the way forward, che si basa sulle risposte fornite da oltre 50 Paesi all'indagine OCSE del 2015 sul Coordinamento e la partecipazione dei cittadini al ciclo politico, nonché sugli esiti delle Open Government Reviews dell'OCSE. Essa si basa, inoltre, sulle discussioni svolte nell'ambito del programma regionale Reti sul Governo aperto e innovativo, che offrono opportunità di scambio e dialogo tra pari e sono attualmente attive per il Medio Oriente e il Nord Africa (MENA), il Sud-Est asiatico e l’America Latina.

Il progetto di Raccomandazione è stato sottoposto a varie fasi di consultazione nel 2016-2017, tra cui una consultazione pubblica online della durata di due mesi, e raccoglie i contributi e gli orientamenti di un gruppo informale di esperti di open government presieduto dalla Finlandia e composto da Membri OCSE e Partner provenienti da Europa, Americhe e regione MENA.

Campo di applicazione della Raccomandazione

La Raccomandazione offre agli Aderenti una panoramica completa dei principi fondamentali per la gestione delle strategie e delle iniziative di open government al fine di migliorarne l'attuazione e l'impatto sulla vita dei cittadini. Poiché l’apertura dei Governi è fondamentale per il conseguimento dei risultati politici in diversi settori, la Raccomandazione aiuta gli Aderenti a migliorare l’azione di Governo anche nel campo dell’integrità del settore pubblico, dell’anti-corruzione, della modernizzazione della PA, della libertà civica, del Governo digitale, degli appalti pubblici, dell’innovazione nel settore pubblico, della gestione delle finanze pubbliche e delle risorse umane. La Raccomandazione promuove, inoltre, la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e, in particolare dell’obiettivo SDG 16. In quanto tale, la sua attuazione aiuterebbe gli Aderenti a rafforzare la governance pubblica, le pratiche democratiche e una crescita inclusiva, oltre che accrescere la fiducia dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione.

La Raccomandazione contiene dieci disposizioni relative alle seguenti aree: le disposizioni 1, 2, 3, 7 e 8 fanno riferimento all'ambiente favorevole, compreso il quadro politico e giuridico; le disposizioni 4, 5, 6 e 9 trattano del quadro di attuazione, mentre la disposizione 10 si concentra sull’approccio per il futuro.

La Raccomandazione prevede, inoltre, una disposizione con cui si incarica il Comitato per la governance pubblica di monitorarne l'attuazione e riferire degli esiti di tale monitoraggio al Consiglio entro tre anni dalla sua adozione e, successivamente, a intervalli regolari. A tal fine, l'OCSE sta sviluppando una serie di indicatori basati sulle informazioni e i dati raccolti attraverso le indagini OCSE sull’open government, nonché quelli di Government at a Glance che raccoglie i risultati di tutte le aree di lavoro OCSE inerenti il tema dell’open government, compresi i dati dell’OUR Data Index sugli open data (Dati PA aperti, utili e riutilizzabili) e dell’Osservatorio sull’Innovazione nel settore pubblico (OPSI). Inoltre, per sostenere l'attuazione della Raccomandazione sarà redatto un manuale con orientamenti dettagliati e buone pratiche innovative relative alle diverse disposizioni in esse contenute.

La Raccomandazione è aperta all'adesione di Paesi non Membri dell'OCSE.

Traduzione(i) non ufficiale (i): Italiano, spagnolo.

Per maggiori informazioni sul lavoro dell’OCSE in materia di Governo aperto, consultare: http://www.oecd.org/gov/open-government.htm.

Informazioni di contatto: opengov@oecd.org.

IL CONSIGLIO,

VISTO l’Articolo 5 b) della Convenzione sull’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) del 14 dicembre 1960;

VISTA la Raccomandazione del Consiglio per un migliore accesso e un uso più efficiente delle informazioni nel settore pubblico [C(2008)36], la Raccomandazione del Consiglio sui principi per la governance pubblica dei partenariati pubblico-privato [C(2012)86], la Raccomandazione del Consiglio sulla politica di regolamentazione e sulla governance [C(2012)37], la Raccomandazione del Consiglio sulle strategie per il Governo digitale [C(2014)88], la Raccomandazione del Consiglio sulla governance di bilancio [C(2015)1], la Raccomandazione del Consiglio sulla parità di genere nella vita pubblica [C(2015)164], la Raccomandazione del Consiglio sugli appalti pubblici [C(2015)2], la Raccomandazione del Consiglio sulle risorse idriche [C(2016)174/FINAL] e la Raccomandazione del Consiglio sull’integrità pubblica [C(2017)5];

RICONOSCENDO che l’open government è fondamentale per costruire la fiducia del cittadino e rappresenta un fattore chiave per il conseguimento di obiettivi politici in diversi ambiti tra cui: l’integrità del settore pubblico e l’anti-corruzione, la modernizzazione del settore pubblico, le libertà civili, il Governo digitale, gli appalti pubblici, l’innovazione nel settore pubblico, la gestione finanziaria pubblica e la gestione delle risorse umane, nonché i principali obiettivi socio-economici nel quadro dell’Agenda globale per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030;

RICONOSCENDO che la partecipazione dei portatori d’interesse accresce l’accountability del Governo, aumenta il senso di legittimazione dei cittadini e la loro influenza sul processo decisionale, sviluppa una capacità civile, migliora il processo di policy-making basato sui dati, riduce i costi di attuazione e sfrutta reti più ampie per l’innovazione nel policy-making e nell’erogazione dei servizi;

RICONOSCENDO l’esigenza di stabilire un quadro per il Governo aperto chiaro, fattibile, basato sui dati, riconosciuto a livello internazionale e comparabile, come anche i relativi indicatori di processo, prodotto, risultato ed impatto che prendano in considerazione i diversi ordinamenti istituzionali e giuridici dei Paesi Membri e non Membri che abbiano aderito alla Raccomandazione (d’ora in avanti “Aderenti”);

CONSIDERANDO che le strategie e le iniziative di Governo aperto sono una responsabilità condivisa tra tutti i settori e livelli di Governo, in base ai vigenti ordinamenti giuridici ed istituzionali, e che, pertanto, la presente Raccomandazione interessa tutti loro;

Su proposta del Comitato per la Governance Pubblica

 

  1. CONVIENE che, ai fini della presente Raccomandazione, saranno utilizzate le seguenti definizioni:
  • Governo aperto: una cultura della governance che promuove i principi di trasparenza, integrità, accountability e partecipazione dei portatori d’interesse a supporto della democrazia e della crescita inclusiva;
    • Stato aperto: quando il potere esecutivo, legislativo, giudiziario, le istituzioni pubbliche indipendenti e tutti i livelli di Governo – nel rispetto dei rispettivi ruoli, delle prerogative e della generale indipendenza sancita dai loro vigenti ordinamenti giuridici ed istituzionali – collaborano, sfruttano le sinergie e condividono tra loro e con altri portatori di interesse le buone pratiche e le lezioni apprese per promuovere la trasparenza, l’integrità, l’accountability e la partecipazione dei portatori di interesse a supporto della democrazia e della crescita inclusiva;
    • Strategia per il Governo aperto: un documento che definisce l’agenda per l’open government del Governo centrale e/o dei suoi livelli subnazionali, nonché quella di singole istituzioni pubbliche o aree tematiche, che include le principali iniziative di Governo aperto nonché gli obiettivi e gli indicatori di breve, medio e lungo termine;
    • Iniziative di Governo aperto: azioni intraprese dal Governo o da una singola istituzione pubblica finalizzate al raggiungimento di obiettivi specifici in materia di Governo aperto che vanno dalla stesura di leggi alla realizzazione di attività specifiche come le consultazioni online;
    • Il ciclo della policy: include 1) l’identificazione delle priorità di policy 2) la redazione del documento sulle politiche 3) l’attuazione delle politiche e 4) il monitoraggio dell’attuazione e della valutazione d’impatto delle politiche.
    • Portatori di interesse: ogni parte interessata e/o coinvolta, tra cui: individui, indipendentemente da età, genere, orientamento sessuale, affiliazione religiosa e politica, le istituzioni e le organizzazioni, governative e non governative, della società civile, del mondo accademico, dei media o del settore privato;
    • Partecipazione dei portatori d’interesse: le modalità con cui i portatori d’interesse possono essere coinvolti nel ciclo della policy e nella progettazione ed erogazione dei servizi, tra cui:
      • Informazione: un livello iniziale di partecipazione caratterizzato da una relazione univoca in cui il Governo produce e fornisce informazioni ai portatori di interesse. Riguarda sia il rilascio di informazioni su richiesta sia le misure “proattive” adottate dal Governo per la disseminazione delle informazioni.
      • Consultazione: un livello di partecipazione più avanzato che implica una relazione biunivoca nella quale i portatori di interesse forniscono un riscontro al Governo e viceversa. Prevede che il tema per il quale si chiede ai portatori di interesse di pronunciarsi sia definito con anticipo e presuppone la messa a disposizione di informazioni pertinenti oltre che un riscontro sugli esiti del processo.
      • Partecipazione: quando ai portatori di interesse sono date l’opportunità e le risorse necessarie (es. informazioni, dati, strumenti digitali) per collaborare durante tutte le fasi del ciclo della policy, la progettazione e l’erogazione dei servizi.
    • Alfabetizzazione in materia di Governo aperto: la combinazione di consapevolezza, conoscenza e competenze che i dipendenti pubblici e i portatori di interesse devono avere per interagire con successo nelle strategie e iniziative in materia di Governo aperto;
    • Livelli di Governo: si riferisce ai livelli centrali e subnazionali di Governo.
  1. che gli Aderenti sviluppino, adottino ed attuino strategie e iniziative di Governo aperto che promuovano i principi di trasparenza, integrità, accountability e partecipazione dei portatori di interesse nella progettazione ed erogazione di politiche e servizi pubblici, in modo aperto ed inclusivo. A tal fine, gli Aderenti dovrebbero:

 

  1. Adottare misure, in tutti i settori e i livelli di Governo, per sviluppare e attuare strategie e iniziative di Governo aperto in collaborazione con i portatori di interesse e promuovere l’impegno da parte degli esponenti politici, dei parlamentari, dei dirigenti e dipendenti pubblici, affinché sia garantita un’attuazione efficace e si possano prevenire e superare gli ostacoli legati alla resistenza al cambiamento;
  2. Garantire l’esistenza e l’attuazione di un quadro giuridico e normativo necessario di Governo aperto, anche attraverso la predisposizione di documenti di supporto come linee guida e manuali, prevedendo, al contempo, adeguati meccanismi di controllo per assicurarne il rispetto;
  3. Garantire l’efficace realizzazione e adozione di strategie ed iniziative di Governo aperto:
    1. assegnando ai dipendenti pubblici il compito di progettare e attuare strategie e iniziative di Governo aperto efficaci, nonché fornendo loro le risorse umane, finanziarie e tecniche adeguate, promuovendo, al contempo, una cultura organizzativa di tipo collaborativo;
    2. promuovendo processi di alfabetizzazione in materia di Governo aperto all’interno dell’amministrazione, a tutti i livelli di Governo e tra i portatori di interesse.
  4. Coordinare, attraverso i necessari meccanismi istituzionali, strategie e iniziative di Governo aperto – sia orizzontalmente che verticalmente – a tutti i livelli di Governo al fine di garantire che siano allineate con tutti i relativi obiettivi socio-economici e contribuiscano al loro raggiungimento;
  5. Sviluppare e attuare meccanismi di monitoraggio, valutazione e apprendimento relativamente alle strategie e alle iniziative di Governo aperto attraverso:
    1. L’identificazione di attori istituzionali incaricati di raccogliere e diffondere informazioni e dati aggiornati e attendibili in formato aperto;
    2. Lo sviluppo in collaborazione con i portatori di interesse, di indicatori comparabili per misurare processi, prodotti, risultati e impatto;
    3. La promozione di una cultura del monitoraggio, della valutazione e dell’apprendimento tra i dipendenti pubblici attraverso il potenziamento della loro capacità di condurre regolarmente esercizi a tali fini in collaborazione con i relativi portatori di interesse.
  6. Comunicare attivamente strategie e iniziative sul Governo aperto, unitamente ai loro prodotti, risultati e impatti, al fine di assicurarne la conoscenza all’interno e all’esterno del Governo, per favorire la loro diffusione e per stimolare la partecipazione dei portatori di interesse;
  7. Rendere effettivamente disponibili e a titolo gratuito, informazioni e dati pubblici chiari, completi, aggiornati, attendibili e pertinenti, in formato aperto e a lettura ottica (machine-readable) non proprietari, facili da reperire, comprendere, utilizzare e riutilizzare, e disseminati attraverso un approccio multi-canale in base alle priorità concordate con i portatori di interesse;
  8. Assicurare a tutti i portatori di interesse pari opportunità di informazione e consultazione e coinvolgerli attivamente in tutte le fasi del ciclo della policy e nella progettazione ed erogazione dei servizi. Ciò dovrebbe essere fatto in tempi adeguati e a costo minimo, evitando duplicazioni per minimizzare lo sforzo di consultazione. Inoltre, bisognerebbe attivarsi in modo specifico per raggiungere i gruppi di interesse più vulnerabili, sotto-rappresentati o marginalizzati all’interno della società, evitando eccessivi condizionamenti e deviazioni del processo politico dall’interesse pubblico (il c.d. policy capture).
  9. Promuovere modalità innovative per coinvolgere efficacemente i portatori di interesse per sviluppare idee e co-creare soluzioni nonché cogliere le opportunità offerte dagli strumenti del Governo digitale, anche attraverso l’uso di dati aperti, per supportare il raggiungimento degli obiettivi previsti dalle strategie e dalle iniziative di Governo aperto;
  10. Esplorare le potenzialità di un passaggio dal concetto di Governo aperto a quello di Stato aperto, riconoscendo, al contempo i ruoli, le prerogative e l’indipendenza generale di tutte le parti interessate e in conformità con i loro ordinamenti giuridici ed istituzionali vigenti.

 

  1. INVITA il Segretario Generale a diffondere la presente Raccomandazione.
  2. INVITA gli Aderenti a diffondere la presente Raccomandazione a tutti i livelli di Governo.
  3. INVITA i non Aderenti a prendere in considerazione la presente Raccomandazione e ad aderirvi.
  4. INCARICA il Comitato per la Governance Pubblica di:

             a.Sviluppare indicatori di processo e impatto per misurare l’attuazione della presente Raccomandazione;

              b.Monitorare l’attuazione della presente Raccomandazione, anche attraverso l’uso degli indicatori sviluppati, delle analisi sul Governo aperto e degli studi comparativi, e riferire degli esiti del
                 monitoraggio al Consiglio entro tre anni dalla sua adozione e, successivamente, a intervalli regolari.

Aderenti *

OCSE Membri

    Non-Membri

Altro

Australia                  Stati Uniti                                 Argentina

Austria                    Brasile

Belgio                     Marocco

Canada                                           

Cile                                                

Corea                                             

Danimarca                                       

Estonia                                            

Finlandia                                         

Francia                                            

Germania

Giappone

Grecia

Irlanda

Islanda

Israele

Italia

Lettonia

Lituania

Lussemburgo

Messico

Nuova Zelanda

Norvegia

Olanda

Polonia

Portogallo

Regno Unito

Repubblica Ceca

Republica Slovacca

Slovenia

Spagna

Svezia

Svizzera

Turchia

Ungheria

 

L’OCSE

L’OCSE è un forum unico nel suo genere in cui i Governi lavorano insieme per affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali della globalizzazione. L'OCSE è anche in prima linea negli sforzi per comprendere e aiutare i Governi a rispondere a nuovi sviluppi e preoccupazioni, come il Governo societario, l'economia dell'informazione e le sfide legate all'invecchiamento della popolazione. L'Organizzazione fornisce un contesto in cui i Governi possono confrontare le esperienze politiche, cercare risposte a problemi comuni, identificare le buone pratiche e lavorare per coordinare le politiche nazionali e internazionali.

I Paesi membri dell'OCSE sono: Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Corea, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria. L'Unione europea partecipa ai lavori dell'OCSE.

Strumenti giuridici dell'OCSE

Dalla creazione dell'OCSE nel 1961, nel suo ambito sono stati prodotti circa 450 strumenti di diritto sostanziale. Tra questi figurano gli atti dell'OCSE (ossia le Decisioni e le Raccomandazioni adottate dal Consiglio dell'OCSE conformemente alla convenzione OCSE) e altri strumenti giuridici sviluppati nel quadro dell'OCSE (ad esempio Dichiarazioni, Accordi internazionali)).

Tutti gli strumenti giuridici sostanziali dell'OCSE, in vigore o abrogati, sono elencati nel compendio online degli strumenti giuridici dell'OCSE. Essi si articolano in cinque categorie:

  • Decisioni: strumenti giuridici dell’OCSE giuridicamente vincolanti per tutti i membri, ad eccezione di quelli che si astengono al momento dell'adozione. Pur non essendo trattati internazionali, comportano lo stesso tipo di obblighi giuridici. Gli aderenti hanno l'obbligo di attuare le decisioni e devono adottare le misure necessarie per tale attuazione.
  • Raccomandazioni: strumenti giuridici dell’OCSE che non sono giuridicamente vincolanti, ma la pratica conferisce loro una grande forza morale in quanto rappresentano la volontà politica degli Aderenti. Ci si aspetta che gli Aderenti facciano del loro meglio per attuare pienamente una Raccomandazione. Pertanto, i membri che non intendono farlo di solito si astengono quando viene adottata una Raccomandazione, anche se ciò non è richiesto in termini giuridici.
  • Dichiarazioni: strumenti giuridici dell’OCSE elaborati all'interno dell'Organizzazione, generalmente nell'ambito di un organo sussidiario. Di solito fissano principi generali o obiettivi a lungo termine, hanno un carattere solenne e sono generalmente adottati nelle riunioni ministeriali del Consiglio o dei comitati dell'Organizzazione.
  • Accordi Internazionali: Strumenti giuridici dell'OCSE negoziati e conclusi nel quadro dell'Organizzazione. Essi sono giuridicamente vincolanti per le parti.
  • Accordi, Intese ed altro: nel corso del tempo sono stati sviluppati diversi strumenti giuridici sostanziali specifici nel quadro dell'OCSE, come l'accordo sui crediti all'esportazione che beneficiano di sostegno pubblico, l'intesa internazionale sui principi del trasporto marittimo e le raccomandazioni del Comitato per l'assistenza allo sviluppo (CAS).