Città Medie e Piccoli Comuni, il Dfp all’ultima giornata dell’Assemblea Anci

26 ottobre 2023

Un’occasione per esplorare soluzioni efficaci di cooperazione inter-comunale e di coordinamento delle politiche di area vasta, da forme più flessibili di governance, a modalità più operative gestionali, a strumenti di progettazione, fino a dispositivi istituzionali a tutti gli effetti. È stato presentato così il progetto “MediAree – Next Generation City” di cui si è svolta oggi a Genova la conferenza annuale, dal titolo “Le Città Medie uniscono i territori”, in occasione della giornata di chiusura della 40ª Assemblea annuale Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) nella Fiera del capoluogo ligure. MediAree è un progetto a regia del Dipartimento della funzione pubblica (Dfp), promosso dalla stessa Anci e finanziato sul Programma Complementare al PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, che punta a valorizzare questa particolare dimensione urbana e a disegnare un nuovo modello di governance multilivello a partire dal coinvolgimento di Comuni capoluogo e Aree vaste, chiamate a definire forme di pianificazione strategica integrata in collaborazione con gli attori del territorio.

“Un difetto che abbiamo sempre un po’ avuto, nel nostro Paese, è pensare che ciascuno se la possa cavare da solo – ha sottolineato il Capo Dipartimento della funzione pubblica, Marcello Fiori, alla presenza dei Sindaci delle città-pilota coinvolte –, ma nella situazione attuale, caratterizzata da nuovi conflitti e in cui dobbiamo misurarci con gli effetti di una grave crisi economica ed energetica, tutto ciò che rappresenta costruzione di reti di solidarietà e di sviluppo tra le città è di grande e straordinaria importanza. Questi progetti, però, non debbono diventare dei piani che finiscono nei cassetti delle amministrazioni, sarebbe il più grande danno che potremmo fare. La costruzione di reti tra amministrazioni deve portare a realizzare catalizzatori visibili del cambiamento. Quello che stiamo costruendo con questo progetto è un processo vero, dal basso, di autoriforma delle amministrazioni locali nell’ottica della necessaria collaborazione tra istituzioni. Identità ed efficienza dei servizi per cittadini e imprese non sono in contraddizione e, proprio perché dobbiamo tenere conto della frammentazione amministrativa dei territori, le Città Medie possono dare luogo a catalizzatori importanti nei confronti anche delle comunità più piccole. L'obiettivo è fare sistema”. 

L’ultima giornata dell’Assemblea annuale Anci è stata anche l’occasione, con l’incontro dal titolo “Progetto PICCOLI: una comunità che cresce”, per fare il punto su tale intervento. Finanziato dal Dfp con 22 milioni di euro nell’ambito del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, vede proprio Anci come centro di competenza nazionale per la progettazione partecipata e per la realizzazione delle azioni previste per supportare i piccoli Comuni con popolazione fino a 5mila abitanti nei processi di rafforzamento amministrativo.

“Questo progetto riconosce la centralità delle persone, cioè il ruolo che possono giocare soprattutto in amministrazioni di piccole dimensioni. Insieme all’Anci non abbiamo offerto un pacchetto standardizzato dall’alto, perché l’intervento nasce da una coprogettazione, da un piano condiviso che individua le persone dei Comuni coinvolte nel percorso. Non è un intervento consulenziale, quindi, ma è un intervento customizzato che mira a dare risposte precise a esigenze molto specifiche”, ha spiegato il Direttore dell’Ufficio per l’innovazione amministrativa la formazione e lo sviluppo delle competenze del Dfp, Sauro Angeletti. “Si possono realizzare grandi cambiamenti in Piccoli Comuni? Sicuramente sì, lo stiamo vedendo e non in senso retorico ma come passaggio di stato per migliorare ed efficientare l’erogazione di servizi e il funzionamento ordinario delle amministrazioni – ha aggiunto –. Questo è un obiettivo prioritario del Dipartimento della funzione pubblica, che aveva nel PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 una linea di attività focalizzata proprio sul rafforzamento degli enti comunali e sul quale abbiamo realizzato l’investimento più grande, con 40 milioni di euro tra Anci e Formez per supportare il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni. La buona notizia, però, è che questa strategia non finisce, perché prosegue con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.

Nell'intervento conclusivo il Capo Dipartimento Marcello Fiori ha sottolineato l'importanza strategica del progetto nell'ottica del rafforzamento della capacità amministrativa. "Dietro questo progetto e al suo successo – ha detto Fiori – c'è un'idea dell'Italia costituita da migliaia di piccole realtà di straordinaria bellezza, dove sono insediate imprese artigianali conosciute nel mondo per la qualità delle loro produzioni, paesaggi e beni culturali di inestimabile valore. È l'Italia da difendere e valorizzare perché coltiva la speranza che si possono costruire futuro e sviluppo rimanendo legati alla propria comunità".