Omicidio di Massimo D'Antona, ricorre il 22esimo anniversario

20 maggio 2021

L’11 Novembre 2016 la sala Raffaello di Palazzo Vidoni è stata intitolata a Massimo D’Antona. Il Dipartimento della Funzione Pubblica ricorda così un servitore dello Stato che ha contribuito a riforme fondamentali per la modernizzazione del nostro Paese. D’Antona fu assassinato dalle Nuove Brigate Rosse il 20 maggio del 1999, a Roma, a pochi passi dalla sua abitazione.
 
Il ricordo del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta: "Massimo era un guerriero dei diritti e delle riforme"
 
"Da 22 anni ogni 20 maggio si rinnova il dolore per la barbara e ingiusta uccisione del mio amico Massimo D’Antona, che da giurista serio e appassionato ha dedicato tutta la vita alle tutele dei lavoratori e alla ricerca di nuovi modelli di garanzia in un mondo del lavoro sempre più globale. Massimo era un guerriero dei diritti e delle riforme, come Ezio Tarantelli e Marco Biagi, e come loro ha pagato con la vita l'impegno di chi sta da una parte sola: dalla parte dei lavoratori, come diceva il nostro comune maestro Giacomo Brodolini, padre dello Statuto dei lavoratori, stella polare di ogni evoluzione del diritto del lavoro nel nostro Paese".