Il Mattino - Giuseppe Crimaldi

«Risorse e dipendenti, Caivano riparte»

24 gennaio 2024

«Il programma di interventi che abbiamo sottoscritto per incrementare la capacità operativa del Comune di Caivano rappresenta un modello che vogliamo esportare in tutta Italia e offre nuovi, importanti strumenti per l'ente locale attualmente commissariato. Durante l'incontro con tutti i soggetti istituzionali coinvolti, insieme al ministro dell'Interno Piantedosi, abbiamo respirato un'aria molto positiva e acquisito la consapevolezza che c'è una comune volontà di fare squadra». Parola del ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, in visita ieri per la terza volta nel Comune sciolto per infiltrazioni camorristiche.

Ministro, quanto e perché è importante la firma di oggi per ristabilire le condizioni necessarie a far ripartire la macchina amministrativa di Caivano?

«Oggi abbiamo sancito un impegno fondamentale tra le istituzioni finalizzato al potenziamento delle risorse indispensabili a rafforzare la struttura amministrativa del Comune. Un obiettivo irrinunciabile che naturalmente si propone anche come un modello trasferibile ad altre realtà nazionali. Caivano rappresenta un caso complesso, e noi stiamo puntando su due obiettivi: supportare chi c'è già e implementare le risorse umane. La task force creata nel dicembre scorso ha centrato il suo obiettivo principale: quello di accompagnare questa amministrazione in un processo di rinnovamento, e di creare le condizioni affinché chi opera in questo territorio possa farlo in maniera positiva».

In concreto quali novità ci saranno?

«Le risorse che abbiamo dedicato dal dipartimento di Funzione Pubblica e dal Formez contano 30 persone, che ormai è più di due mesi che operano su questo territorio. Poi ci sono degli inserimenti in corso perché abbiamo bandito dei concorsi per rafforzare la struttura amministrativa dell'ente locale con 31 persone: 16 tra funzionari tecnici, assistenti sociali e educatori, 15 impiegati inquadrati nella Polizia locale. Tutti verranno inseriti nella pianta organica comunale entro febbraio. Nessuno di loro verrà lanciato nella mischia: i neoassunti seguiranno percorsi formativi pensati apposta per loro».

I commissari prefettizi che stanno lavorando al recupero dell'immagine e dell'efficienza di questo Comune hanno più volte lamentato lo stato comatoso della macchina amministrativa: defezioni, assenze, poca preparazione e persino un esodo ai concorsi. Come si ristabilisce la legalità e l'efficienza?

«Mi lasci dire che il territorio ha risposto bene ai concorsi che abbiamo bandito: i candidati sono stati quasi 1.400 e il 70% dei 441 idonei ha meno di 40 anni. Siamo comunque consapevoli del fatto che ci si muove in un'area difficile. L'approccio seguito è stato quello di dimostrare che anche a Caivano lo Stato c'è. Per questo nella nostra agenda c'è spazio anche per lo sviluppo delle attività economiche, grazie alla creazione di un tavolo tecnico che coinvolge il sistema imprenditoriale, con la partecipazione dalla Camera di Commercio e delle associazioni di categoria. Per migliorare la qualità dei servizi, puntiamo anche sulla digitalizzazione dello sportello unico per le Attività Produttive e dello sportello per l'Edilizia. Questo è il modo migliore per rispondere a chi sostiene che il governo viene a Caivano per fare "passerelle". Lo spirito è esattamente l'opposto, e quando ci mettiamo la faccia non vogliamo perderla».

Su tante, forse troppe realtà del Mezzogiorno, grava la zavorra di una macchina amministrativa lenta, impreparata e talvolta finanche collusa con i poteri mafiosi locali. Come si fa a eliminare questi fardelli?

«Le realtà complicate sono tante, non soltanto al Sud. Su questo fronte stiamo lavorando anche sul piano culturale, perché non tutto può essere affrontato con la repressione. E ci muoviamo secondo precise direttrici: la lotta alla dispersione scolastica è una di queste. Proprio a Caivano istituiremo entro la fine di marzo un Consiglio con 24 bambine e bambini di quattro istituti scolastici di primo grado che lavoreranno con noi per comprendere che cosa significa il rispetto delle regole, che cosa significa lo Stato e cosa significa guardare con fiducia al futuro. La rinascita di questo territorio passa anche da qui».