Question time, Brunetta: "Gli enti locali in cinque anni recupereranno 70mila posti di lavoro persi”

15 dicembre 2021

Il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, è intervenuto oggi pomeriggio alla Camera dei Deputati nell’ambito del Question time per rispondere a tre quesiti giunti dai parlamentari.
 
“È all’attenzione del Governo la necessità rappresentata recentemente di provvedere con urgenza a una revisione della disciplina sui limiti delle capacità assunzionali degli enti locali e alla richiesta di un rafforzamento della capacità amministrativa e progettuale per permettere loro di affrontare la sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A tal fine, è stato predisposto un pacchetto di interventi sia normativi sia amministrativi, tesi a superare le criticità oggi esistenti e a soddisfare la domanda di personale delle amministrazioni pubbliche, collegata anche all'aumento degli investimenti fissi lordi e al conseguente fabbisogno di professionalità tecniche qualificate. Grazie a queste misure, nei prossimi 5 anni - quindi durante l’arco del Pnrr - Comuni, Città Metropolitane e Province saranno in grado di recuperare i 70mila posti di lavoro persi dal 2010 a oggi. Questo dovrebbe risolvere in maniera strutturale i problemi di funzionalità in termini di capitale umano degli enti locali”. Così il ministro ha risposto al quesito sull’emergenza assunzioni negli enti locali per il superamento del blocco del turn over.  
 
Covid, in arrivo decreto interministeriale per i lavoratori fragili  
 
"Ieri sera il Consiglio dei ministri ha prorogato al 31 marzo 2022 lo stato di emergenza. Il Paese cresce col rientro dei pubblici dipendenti in presenza, in tale contesto il governo non si è dimenticato di confermare gli strumenti di tutela a favore dei cittadini che per condizioni soggettive particolari sono maggiormente esposti a rischio contagio Covid. Nel decreto legge approvato ieri è stata quindi prevista l’adozione rapida di un decreto interministeriale per individuare le patologie croniche in presenza delle quali, fino alla fine di marzo 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta, in modalità agile” ha dichiarato Brunetta replicando al quesito sul ricorso al lavoro agile per i dipendenti della Pa in condizioni di fragilità.
 
“Con questo provvedimento, in particolare, si uscirà da un cono d’ombra in cui hanno trovato riparo molte situazioni non necessariamente connotate da condizioni di rischio particolarmente grave e saranno definite chiaramente le condizioni al ricorrere delle quali il lavoratore sarà preferibilmente impiegato in modalità agile sulla base dei contratti di lavoro. Voglio comunque ribadire anche in questa occasione che le amministrazioni hanno già la massima libertà di stabilire i livelli di lavoro agile che vogliono e che reputano più idonei a raggiungere i massimi livelli di efficienza e di efficacia della propria azione, senza alcun limite minimo o massimo che ne ingabbi la capacità organizzativa”. 
 
Chiusura contratti all’Aran e indennità di specificità infermieri
 
“Con l’obiettivo di valorizzare il servizio della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria presso le strutture del Servizio sanitario nazionale, l’articolo 1, comma 407, della Legge di bilancio per il 2021, ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2021, un incremento del 27% degli importi annui lordi, comprensivi della tredicesima mensilità, dell'indennità di esclusività prevista in favore dei dirigenti medici, veterinari e sanitari con rapporto di lavoro esclusivo. Contestualmente, con l’obiettivo di riconoscere e valorizzare il ruolo strategico degli infermieri dipendenti del Ssn, reso ancora più evidente durante la pandemia da Covid-19, l’articolo 1, comma 409 della medesima legge di bilancio ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2021, il riconoscimento di un’indennità di specificità infermieristica, quale parte del trattamento economico fondamentale, nell'ambito della contrattazione collettiva nazionale del triennio 2019-21 relativa al comparto Sanità”. Ha chiarito Brunetta rispondendo al quesito sull’indennità di specificità degli infermieri, puntualizzando poi che “la definizione della predetta indennità è stata rinviata alla contrattazione collettiva nazionale 2019-21, in quanto soltanto in questa sede è possibile individuare esattamente la platea dei destinatari, nonché l’importo pro-capite della stessa. Al riguardo, l’Aran avvierà il relativo tavolo della contrattazione entro l’anno e in questa sede sarà individuata la soluzione auspicata”.
 
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